Otto anni insieme: EPPI BERDEI FUD CATANIA
15 December 2020Solo 365 giorni fa festeggiavamo 7 anni insieme, senza sapere che il 2020 sarebbe stato così complicato.
In generale, amiamo i compleanni, ci ricordano quanta strada abbiamo già percorso e quanta ancora ce n’è da fare. Inoltre, ci piace da sempre festeggiare con voi.
Quest’anno però siamo in preda a sentimenti contrastanti: da un lato siamo orgogliosi di quanto fatto finora; dall’altro stiamo vivendo un periodo che porta con sé alcune difficoltà. Dovendo tirare le somme di questo 2020 possiamo dire, di certo, che è successo l’incredibile, ma che almeno tre obiettivi li abbiamo centrati lo stesso:
- Abbiamo abbassato le serrande per più di due mesi in primavera e per un altro mese a novembre. Non era mai accaduto in 8 anni. Nonostante ciò siamo rimasti sempre in contatto con i nostri clienti e amici, abbiamo detto la nostra e ci siamo impegnati per ripartire al meglio. Sono nate le FUD LAIV CIAT, le lezioni di formazione online, le degustazioni virtuali e persino una canzone.
- Abbiamo coinvolto alcuni illustratori di fama internazionale, grazie alla preziosa collaborazione dei ragazzi di ADD Design: i nostri panini più amati sono diventati delle splendide cartoline d’autore e alcuni dei nostri FUD PIPOL sono stati ritratti con l’inconfondibile tratto di Giuliano Cangiano Kanjano.
- È uscito il nostro primo libro, Panini di Sicilia. Una raccolta di storie, ricette e fotografie che ripercorre quella che è stata la nostra strada fino ad ora e il gusto del territorio che da sempre difendiamo e valorizziamo. Edito Giunti e scritto da Elisia Menduni è stato il degno coronamento di tutti questi anni di lavoro. Speriamo che piaccia a voi quanto piace a noi.
Insomma, nonostante tutto, qualche soddisfazione l’abbiamo avuta. Oggi, soffiando simbolicamente queste otto candeline, chiudiamo il capitolo 2020 e guardiamo al futuro con fiducia. Consapevoli che continueremo qualsiasi cosa accadrà a trovare nuovi progetti e nuovi modi per portare avanti i nostri valori. Perché, lo avrete capito, troppo fermi non ci sappiamo stare.
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