#blackoutdinner: centinaia di ristoratori contro il caro bollette
28 January 2022
#blackoutdinner: candele accese contro il caro bollette, che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di attività già in crisi dopo due anni di pandemia
Da Catania a Milano, da Palermo a Roma, il 27 gennaio 2022 centinaia di ristoranti hanno spento le luci all’ora di cena, rispondendo all’appello del nostro Andrea Graziano.
“Quando una bolletta aumenta del 150% passando da 13.000 euro a 32.000 , nonostante i consumi ridotti, qualsiasi impresa si ritrova in difficoltà“. Quelle più a rischio alla fine sono le piccole attività, che rappresentano un patrimonio enogastronomico nazionale incommensurabile.
Perché è nata #blackoutdinner
Per dar voce a tutti, nel rispetto della legalità e della sicurezza, serviva un gesto semplice ma d’impatto, come quello di spegnere le luci. Un modo per far capire che il problema è ampio e diffuso e coinvolge privati e imprese.
Alla protesta hanno aderito l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, la sigla sindacale Tni che rappresenta il mondo della ristorazione e della ricettività, l’Unione Ristoratori Italiani, ma anche la Fipe Confcommercio Catania e l’Associazione Ristoranti Centro Storico di Roma.
Per primi hanno sposato la causa Cristina Bowerman, chef stellata al Glass Hostaria di Roma, Martina Caruso stella Michelin del Signum a Salina, Aurora Mazzucchelli chef del Ristorante Marconi a Sasso Marconi, Massimiliano Prete di Sesto Gusto a Torino, Corrado Scaglione della brianzola Enosteria Lipen; dal Trentino risponde all’appello lo stellato Alessandro Gilmozzi del ristorante Il Molin, ma anche Matteo Sormani della Locanda Walser Shtuba al confine piemontese con la Svizzera e ancora Franco Virga, recentemente entrato in guida Michelin con Gagini a Palermo.
Il commento di Andrea Graziano
“Da Catania a Palermo per arrivare a Messina, Siracusa e Ragusa e superare lo stretto fino a Roma, Milano, Torino, ma anche Grosseto, Firenze e tante altre città d’Italia. Straordinario anche il sostegno che abbiamo ricevuto da privati, famiglie e tanti produttori. Tra cui spicca la singolare iniziativa del birrificio Tarì di Modica, che ha deciso di produrre la birra a lume di candela in segno di protesta.
Non mi aspettavo questa risposta così energica. In pochi giorni abbiamo raccolto centinaia di adesioni, oltre a quelle delle associazioni di categoria. È evidente che l’intero settore è allo stremo, per questo abbiamo deciso di far sentire forte la nostra voce nel rispetto della legalità e delle regole”.
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