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Le nocciole dei Nebrodi: un tesoro da custodire, una bontà tutta da gustare

31 July 2019

Le nocciole dei Nebrodi: un tesoro da custodire, una bontà tutta da gustare

31 July 2019

Grazia e Carla Conti si dividono tra lo studio legale e il noccioleto ricevuto in dote dal padre e insieme hanno deciso di investire per completare la filiera a Tripi nel cuore dei Nebrodi.

“Lasciare all’abbandono quel bene prezioso che abbiamo ricevuto in dono, sarebbe stato come tradire nostro padre” A raccontarlo è Grazia, la maggiore delle sorelle Conti. “Il nostro impegno è volto alla valorizzazione di una produzione autoctona, espressione del nostro territorio, di una biodiversità di notevole valore sociale, culturale ed economico” continua Carla, la sorella minore.

La loro è una storia di terra, di valori arcaici e legami indissolubili. È la storia di un gesto d’amore di un padre verso le figlie ma è anche un esempio di coraggio e innovazione. Carla e Grazia non hanno voluto rinunciare alla biodiversità delle loro nocciole, sono rimaste aggrappate al ricordo dei profumi che respiravano da bambine e non hanno voluto cedere all’industrializzazione.

Siamo a Tripi nel cuore dei Monti Nebrodi a ottocento metri sul livello del mare, qui le nocciole vengono coltivate da sempre e da sempre la raccolta dei frutti è affidata alle donne. Un lavoro adatto a loro perché non bisogna arrampicarsi sugli alberi, le nocciole infatti cadono dai rami come manna dal cielo. Basta tendere delle reti e raccoglierle ad una ad una, piegandosi come in un inchino verso la stessa terra generosa che le ha prodotte.

Il padre di Carla e Grazia cominciò fin dal 1975 ad acquistare, pezzettino dopo pezzettino, ettari di bosco e noccioleti come “dote” da lasciare alle due figlie, che nel frattempo sono anche diventate avvocati civilisti e oggi si dividono tra il loro studio legale e i 50 ettari di proprietà.

Le nocciole dei Nebrodi hanno delle peculiarità che le rendono diverse rispetto alle altre nocciole, anche se in realtà ancora si sa poco sulla biodiversità di queste cultivar autoctone

Nel resto d’Italia si è preferito puntare alla coltivazione intensiva dei noccioleti preferendo la monocoltura, nei nostri noccioleti invece non c’è un albero uguale all’altro – spiega Carla – i nostri nonni hanno cominciato secoli fa a coltivare nel bosco esemplari molto diversi tra loro, di cui ancora poco si sa. Sono state da poco censite tredici diverse cultivar di nocciola siciliana, ma per esperienza sappiamo che nei nostri noccioleti c’è una diversità molto più ampia. Pensiamo che sia importante conoscere e dare un nome alle diverse varietà esistenti nel nostro territorio, anche per garantire la tracciabilità del prodotto finito. Per questa ragione abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione con l’Università di Palermo in modo da analizzare il patrimonio genetico delle nostre nocciole. È importante essere consapevoli di tutta questa ricchezza per poter raccontare ancora meglio il nostro territorio.

Le due sorelle hanno anche realizzato un piccolo laboratorio per lavorare e stoccare le nocciole in loco, così riescono a mantenere i costi di filiera notevolmente più bassi e non svendere il prodotto all’industria. “La diversità è un valore che va tutelato. Questo è il momento di alzare la testa e raccontare orgogliosamente i nostri prodotti, metterci la faccia e far crescere un intero territorio che ha tanto da dare.”

Oggi le sorelle Conti producono circa 500 quintali di nocciole ogni anno che vendono in modo autonomo. Inoltre, sgusciano, essiccano e conservano il loro prodotto senza padroni né intermediari e alle fiere raccontano orgogliosamente delle loro nocciole che hanno il sapore della libertà.

E proprio ad una recente fiera è nato l’amore tra FUD e le sorelle Conti. Il profumo inebriante e la tostatura perfetta di quelle nocciole così aromatiche e tutte leggermente diverse tra loro per peso, forma e sapore hanno letteralmente fatto impazzire Andrea Graziano, che oggi non riesce più ad andare in giro senza, approfittando della comodità della busta da viaggio da 250 grammi, le porta con sé ovunque in caso di attacchi di golosità improvvisa.

Fare parte della grande famiglia FUD ci riempie d’orgoglio – racconta Carla – conosciamo personalmente molti degli altri produttori e ci siamo rese conto subito che con loro condividiamo la stessa passione: a tutti i produttori di FUD brillano gli occhi quando parlano della proprio terra, tutti mettiamolo stesso entusiasmo e la stessa energia in quello che facciamo e ognuno di noi con il suo lavoro compie un gesto d’ amore per il nostro territorio. Fud ci aiuta a dare visibilità a quello che facciamo, rispetta il nostro lavoro e la nostra indipendenza e racconta i nostri prodotti ai consumatori finali con la stessa passione con cui lo faremmo noi.”

 

Credit Foto: Conti Nobile Natura